Immanuel Kant

Denise Florian 4S

IMMANUEL KANT

OBBLIGAZIONE, DISTANZA E SENTIMENTO: KANT E SUOI AVVERSARI SCOZZESI


VITA E OPERE

Kant nasce nel 1724 nella cittadina di Könisberg, nella Prussia orientale. Dopo gli studi al Collegium Fridericianum, dove Kant frequenta dal 1732, egli si iscrive all'Università Albertina della stessa città, dove studia scienze naturali e filosofia sotto la guida di Martin Knutzen, allievo di Wolff, ma anche fine conoscitore sia dell'empirismo inglese, nonché del pensiero scientifico di Newton.

Nel 1755 consegue il dottorato e la libera docenza grazie ad alcuni argomenti di carattere scientifico (Sul fuoco) e filosofico (Nuova delucidazione dei primi principi della conoscenza metafisica).
Nello stesso anno espone anche una nuova teoria cosmologica, intitolata "Storia universale della natura e teoria del cielo" che verrà poi riformulata da Laplace e diventerà poi nota come «ipotesi di Kant-Laplace».

Nel 1770 Kant, che aveva insegnato fino ad allora come libero docente, retribuito direttamente dagli studenti che richiedevano di partecipare ai suoi corsi, diventa professore ordinario superando un concorso per il quale presenta il saggio "De mundi sensibilis atque intelligibilis forma et principiis (Sulla forma e i principi del mondo sensibile e intelligibile), che prelude al periodo critico.Nel 1781 Kant pubblica la «Critica della Ragion Pura», e lo scarso successo riscontrato dall'opera lo induce a preparare un'opera di intento divulgativa, i “Prolegomeni a ogni futura metafisica che si presenterà come scienza” del 1783, seguiti dalla “Fondazione della metafisica dei costumi” del 1785 e dalla “Critica della ragion pratica” del 1788.Nel 1790 Kant pubblica la “Critica del giudizio” e tale opera precede la pubblicazione che gli creerà i maggiori problemi, cioè “La religione entro i limiti della sola ragione” del 1793, che sarà condannata dalla politica conservatrice del successore di Federico II, Federico Guglielmo II.Nel 1797 Kant pubblica la “metafisica dei costumi” che sarà seguita dall'ultima delle grandi opere, la “Antropologia dal punto di vista pragmatico” che vedrà la pubblicazione nel 1798.Nel frattempo la filosofia kantiana diventa un punto di riferimento essenziale sia in Germania, che in Europa, e Fichte ne sviluppa le implicazioni in termini idealistici. Kant nel 1796 abbandona l'insegnamento e impegna tutto il proprio tempo e le proprie energie contro questa interpretazione idealistica del suo pensiero, giungendo a contestarne le posizioni nel «Chiarimento a proposito della Dottrina della scienza di Fichte» che pubblica nel 1798. Poco prima della sua morte, nel 1804, gli allievi curano la pubblicazione di alcuni suoi corsi accademici, come la “Logica” nel 1800 e la “Pedagogia” nel 1803. 

L'opera fondamentale di Kant è la Crititca della ragion pura; a essa seguono la Critica della ragion pratica e la Critica del giudizio


LA FASE PRECRITICA

In questo primo periodo Kant si forma sui testi razionalisti e degli empiristi. Analizzando a fondo i principi delle due correnti Kant comincia a nutrire i primi dubbi sulla validità della metafisica, fino a dichiarare di essere stato svegliato dal "sonno dogmatico" grazie alla lettura di Hume.

LA FASE DEL CRITICISMO

Nel 1781 Kant dà alle stampe la prima edizione della Critica della ragion pura, che non viene accolta con favore del pubblico, anche a causa della difficoltà del linguaggio oscuro e complesso. Negli anni seguenti, che caratterizzano appunto la fase del criticismo, Kant si dedica totalmente allo studio, seguendo uno stile di vita ritirato che lo isola dal resto del mondo. Nel 1787 pubblica la seconda edizione della Critica della ragion pura, a cui seguono la Critica della ragion pratica e la Critica del giudizio.

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Kant analizza il "sentimento" che egli considera intermedio tra l'intelletto e la ragione e che identifica con la facoltà del giudizio: è attraverso esso che l'uomo coglie la bellezza delle cose e fa esperienza delle finalità insita nel reale.

L' argomentazione kantiana decolla con la fondamentale diversificazione: 
Giudizi del sentimento -> sono giudizi riflettenti infatti si limitano a riflettere sull'oggetto già formato.

giudizi estetici -> identificano il bello con ciò che piace universalment

giudizi teleologici -> riflettendo in merito alla natura, colgono un ordine finalistico che corrisponde agli interessi dell'umanità 

Giudizi del'intelletto -> sono giudizi determinanti uniscono il molteplice grazie alle categorie dell'intelletto, determinano quindi l'oggetto fenomenico


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